“La credenza che la realtà che ognuno vede sia l’unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni.” (Paul Watzlawick)
Quante volte, nel corso della vita, ci siamo trovati in situazioni poco piacevoli perché eravamo convinti che quella fosse l’unica realtà esistente?
Immagino che la risposta possa essere: “Parecchie”.
E non perché siamo contenti di finire in situazioni complicate, ma perché ognuno vede quel che vuole vedere senza nemmeno rendersene conto. È molto difficile osservare la realtà che ci circonda con oggettività, perché tutto quello che facciamo è viziato da pensieri che abbiamo dentro, da retaggi e da credenze.
E un coach lo sa bene. Infatti, durante tutte le sessioni di coaching, il coach va ad esplorare qual è la situazione che il cliente riporta. Questo, con la consapevolezza che ognuno vede (e molto spesso non vede) la realtà con i propri occhi, nel coaching viene definito tecnicamente Presente Percepito.
Qual è il primo passo per provare a cambiare lenti?
Aprire la mente e andare alla ricerca della conoscenza.
Conoscere ci permette di passare da vedere a comprendere: ci consente di avere diversi riferimenti, trovare e creare collegamenti con le informazioni che abbiamo, guardare le emozioni per scoprire nuovi significati che vanno oltre l’oggettività.
Rimanere ancorati alla stessa struttura mentale delimita la visione, riduce la creatività: ci fa guardare senza vedere, quindi, senza capire. Al contrario, mantenendo una mente aperta, potremo attingere a tutte le realtà possibili.
Il coach, durante il percorso di coaching, supporta il proprio coachee anche in questo! Attraverso uno dei suoi strumenti principali, le domande, aiuta il proprio cliente a vedere oltre, sviluppando un approccio creativo e trovando diverse possibilità di azione.
Sei pronto a cambiare lenti?
A presto,
Roberta Brigatti
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